Il 22 ottobre 1963 sarebbe morto il bluesman Walter Davis, da tempo scomparso dalle scene musicali. Il condizionale è d’obbligo perché in molti hanno dubbi sia sulla data che sul personaggio.

Uno stile sobrio con molte motivazioni sociali

Forse è meglio partire dall’inizio. Il 1° marzo 1912 nasce a Grenada, nel Mississippi, il bluesman Walter Davis. Pianista e cantante tipico della tradizione urbana del blues di St. Louis fin dall’inizio sviluppa nelle sue interpretazioni uno stile sobrio e ricco di motivazioni sociali. Seguendo l’esempio di Leroy Carr riesce a trasportare nei testi dei suoi blues i temi propri della cultura afroamericana grazie a un notevole spirito di osservazione, una fertile immaginazione e un frasario musicale semplice e facilmente assimilabile. Abbandonata la famiglia a tredici anni, si trasferisce a St. Louis dove impara a suonare il pianoforte.

Il debutto, il successo e la scomparsa

Sul finire degli anni Venti, debutta negli house parties nella zona est della città e comincia a esibirsi nei vari club locali, spostandosi poi nel Texas, in Tennessee, nel Mississippi e in South Carolina. Nel giugno del 1930 registra il suo primo disco per la Victor a Cincinnati. Il maggior successo di questo periodo è M & O Blues. Walter Davis nei primi anni Cinquanta rinuncia a esibirsi nei locali per dedicarsi all’attività di predicatore, ma non abbandona la musica. Intorno al 1954, colpito da paresi perde l’uso della mano sinistra ed è costretto a trovare lavoro come portiere di notte prima all’Hotel Calumet e quindi all’Albany Hotel. Poi scompare. Molti ricercatori negli anni successivi si mettono sulle sue tracce per colmare i vuoti nella sua biografia ma non ci riescono. Non si è neppure certi della sua data di morte perché, pur esistendo un certificato in tal senso a nome di Walter Davis per il quale sarebbe deceduto proprio a St. Louis il 22 ottobre 1963, c’è chi sostiene possa trattarsi di un’altra persona e non del bluesman.

fonte: https://www.dailygreen.it/la-misteriosa-morte-del-bluesman-walter-davis/

Lascia un commento

it_ITItaliano